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Il Carnevale

La festa di carnevale è da sempre considerato un periodo di gioia e divertimento. Le origni del nome si pensa derivino da "CARNI LEVAMEN", un piacere temporaneo nel consumare grandi quantità di carne; altri da "CARNES LEVARE", portar via le carni; altri ancora da "CARNE VALE", addio alle carni, in riferimento al digiuno osservato nella quaresima.

Come recitano le filastrocche di carnevale, la festa è un'occasione per fare scherzi, per ridere, per ballare e cantare. Le strade delle città sono invase da maschere, confetti e coriandoli. Le più importanti parate si svolgono quasi dappertutto il sabato e il giovedì con sfilate di carri allegorici.

Le città italiane che ospitano le maggiori manifestazioni sono: Venezia, Viareggio, Cento, Putignano, Gallipoli.

Le sfilate

Già in tempi remoti le sfilate di Carnevale facevano parte del Carnevale stesso. I preparativi costituivano l’occasione per riunire tutto il villaggio, tutta la comunità, e stile e tema di queste sfilate erano spesso strettamente legati alla vita del luogo.

Così vi sono cortei di tradizione contadina, che risalgono soprattutto alla credenza di poter risvegliare, con baccano e schiamazzi, i semi sopiti sotto la terra.

In altri casi i nostri avi si fondavano sulla credenza nei demoni; pure le battaglie tra estate e inverno vanno fatte risalire al periodo primaverile ma anche ad avvenimenti storici.

In molti cortei carnevaleschi ancora oggi vi sono riferimenti ad avvenimenti sociali e si rimproverano concittadini e governo.

Sono famose per il loro carnevale e carri mascherati di Carnevale le città di Venezia, il Carnevale di Viareggio, il carnevale di Cento.

Le Maschere tradizionali

Arlecchino

La maschera di Arlecchino è di tradizione italiana, proviene dalla Lombardia. E' tra le maschere più famose.

Abita a Bergamo, è molto conosciuto per il suo vestito di "cento" colori. Il suo costume, vestito è così colorato perché, essendo povero, i suoi amici, in occasione del Carnevale, gli regalano dei pezzi di stoffa avanzati dai loro costumi, in modo che possa averne uno anche lui.

Ha una maschera nera e una spatola di legno. E' stravagante e scapestrato, ma pieno di astuzia e di coraggio. Personifica il servo vivace e scanzonato, in continuo contrasto con il padrone.

Soffre di una brutta malattia: la pigrizia.

Pulcinella

Le origini di questa maschera risalgono agli antichi egizi per alcuni e per altri agli osci presso i quali assumeva il nome di Maccus, il fanfarone stolto e litigioso.

La commedia Napoletana lo introdusse nel secolo XVII ed ebbe grande successo alla fine del 600.

Questa maschera rappresenta un insieme di coraggio e vanità mischiate a poltroneria e astuzia.

Le Castagnole, dolce di Carnevale

Ricetta per cucinare le Castagnole, un tipico dolce di Carnevale. Dosi per 4/6 persone

Ingredienti:

  • 400 g di farina
  • 4 uova
  • 100 g di burro
  • 50 g di zucchero
  • buccia di un limone grattugiata
  • 150 g di olio
  • sale
  • 100 g di zucchero al velo
  • cannella in polvere
  • un bicchierino di rum

Preparazione

Ponete la farina in una grande terrina e nel mezzo adagiatevi le uova, il burro fuso, il rum, lo zucchero, la buccia del limone, un pizzico di sale.

Impastate il tutto di modo che la pasta risulti morbida ed omogenea. Tagliatela quindi a pezzetti come noci e arrotolateli. In una padella fate scaldare l'olio, senza farlo bollire ed immergetevi le palline poco per volta finché si gonfieranno e diventando dorate.

Scolatele adagiandole su un foglio di carta assorbente e servitele coperte di cannella e zucchero al velo.

Per altre ricette della festa puoi consultare il sito specializzato di Giallo Zafferano.

Dolci di Carnevale le castagnole

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